mercoledì 19 novembre 2008

RISCALDAMENTO GLOBALE

L’atmosfera che avvolge la crosta terrestre è composta da gas serra (vapor acqueo, biossido di carbonio, metano e altri) che hanno la particolarità di riuscire a mitigare l’escursione termica tra il giorno e la notte e tra le varie stagioni. Sono gas di una finezza particolare che lasciano filtrare i raggi solari (di lunghezza d’onda molto breve) ma trattengono e respingono la radiazione infrarossa (di lunghezza d’onda maggiore) emessa dalla terra per effetto del suo calore. La conseguenza è il famoso effetto serra, che consiste in un incremento della temperatura legato alla difficoltà di evacuazione delle radiazioni dall’atmosfera. Grazie ad essi la temperatura media sulla terra è di 15°C. In loro assenza sarebbe oltre 30°C piú bassa.
La crescita della popolazione, l’inquinamento atmosferico e la deforestazione sono le ragioni fondamentali di cambiamenti climatici che stanno mettendo sempre pi
ú a dura prova la sopravvivenza delle specie sul pianeta, compreso l’uomo.
Negli ultimi 40 anni sono state osservate modificazioni importanti nella composizione dei gas serra dovute all’incremento di inquinamento atmosferico e ad una riduzione di organicazione da fotosintesi per via della deforestazione. In particolare il biossido di carbonio è cresciuta del 30% e la concentrazione di metano è raddoppiata. Ne consegue che l’effetto serra prodotto dall’atmosfera è amplificato e la temperatura sale generando un riscaldamento globale.
Sebbene nell’ultimo secolo la temperatura media sia aumentata solo di 0.76°C (IPCC) questo ha portato ad una maggiore evaporazione delle masse oceaniche, innalzando il contenuto di vapor acqueo nell’atmosfera ed eventualmente amplificando ulteriormente l’effetto serra. Sulla base delle tendenze attuali si prevede che questo secolo possa portare ad un aumento di temperatura molto consistente, con le pi
ú pessimistiche stime che parlano di un incremento di oltre 6°C.
Le conseguenze di tutto questo sono palesi già oggi: l’incremento di vapor acqueo nell’atmosfera porta ad una tropicalizzazione del clima e a tempeste tropicali (come l’uragano Katrina, 2005, 1836 vittime), all’inaridimento delle terre emerse con pesanti ripercussioni sull’agricoltura, all’estensione dell’habitat di insetti portatori di malattie come la malaria.
Il quadro potrebbe pesantemente peggiorare nei prossimi anni portando al completo scioglimento dei ghiacci polari con conseguente innalzamento delle acque (città come New York o Calcutta verrebbero completamente sommerse, mobilitando di conseguenza una fetta importante della popolazione mondiale). Lo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia combinato con la desalinizzazione legata alla maggior quantità di acqua oceanica potrebbe modificare le correnti oceaniche, potenziando la corrente oceanica polare e deviando quindi la corrente del Golfo del Messico, portando paradossalmente l’Europa ad un’era glaciale.

In questo scenario i paesi industrializzati si propongono di intervenire secondo il programma dettato dal Protocollo di Kyoto, senz’altro buono nelle intenzioni ma deficitario nelle partecipazioni e, probabilmente, anche negli obiettivi.

E’ fondamentale che tutti gli individui, pur nella possibilità di prendere decisioni solo a livello locale, inizino da subito a ragionare in maniera globale.

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